«Siamo stati aggrediti, e a 20 metri da noi c’erano dei vigili che si sono girati dall’altra parte e non hanno fatto nulla. Ho denunciato tutto alla Digos». È il racconto choc di Luca Toni, dirigente del Verona che a Sky ha parlato dell’agguato subito ad Avellino prima della partita vinta per 2-0 dai lupi sugli scaligeri. «Eravamo in 5 in un’auto, siamo stati accerchiati da 14-15 persone. Non posso chiamarli tifosi. Si sono scagliati con pugni e calci contro la macchina. Davanti, al lato passeggero, c’era il presidente, che ha visto rompere il vetro e contro il quale è stata tirata una bottiglia di vetro», ha spiegato il campione del Mondo di Germania 2006. «Il presidente aveva una sciarpa gialla, che non era neppure del Verona, ma della sua ditta. È vergognoso che nel 2017 accada ancora questo. Allo stadio bisogna andare con le bandiere e con i bambini», l’amara chiosa di Toni.
CRONACA
11 febbraio 2017
Toni e il presidente del Verona aggrediti ad Avellino. La denuncia shock: «I vigili si sono girati dall’altra parte»