“Le indagini sono già concluse. I reati sono quelli, fra gli altri, di truffa aggravata e abusivo accesso al sistema informatico per presidio ospedaliero. Reati che fotografano un fenomeno diffuso all’interno dell’ospedale, quello dei cosiddetti furbetti del cartellino, ma non solo. Al fine di garantire le prestazioni sanitarie, per 50 dei 55 soggetti destinatari della misura cautelare è stata emessa l’autorizzazione ad allontanarsi dal luogo di domicilio per prestare la propria attività lavorativa, effettivamente, presso l’ospedale”. Sono le parole del procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, Nunzio Fragliasso, in merito agli arresti nell’ospedale Loreto Mare di Napoli per assenteismo. “Alcuni si trovavano anche molto lontani dall’ospedale – ha aggiunto il sostituto procuratore Alfonso D’Avino -. C’era chi per esempio come attività principale faceva lo chef in un noto ristorante”.
CRONACA
24 febbraio 2017
Furbetti del cartellino. Tra gli arrestati c’è chi faceva anche lo chef in un ristorante