Quattro milioni 467mila 399,88 euro. A tanto ammonta l’importo Tari pagato dai contribuenti di Sorrento al Comune per sostenere il servizio di igiene urbana. Il dato viene fuori dall’ultima determina dirigenziale con cui l’amministrazione municipale del sindaco Giuseppe Cuomo ha sbloccato una volta per tutte l’aggio – ovvero la quota – che deve essere riconosciuto ad Andreani Tributi, la società concessionaria dell’attività di riscossione delle imposte. L’impresa di Macerata, così come sancito dal contratto stipulato con l’ente, dovrà percepire a stretto giro circa 78mila euro. Tutto ciò mentre la stessa Andreani Tributi, d’accordo con gli uffici del Comune, sta intensificando l’attività per il contrasto all’elusione dell’imposta Tari nel corso degli ultimi anni.
Non è un mistero che il Comune di Sorrento tenti di accelerare su questo fronte per mettere alle strette i furbetti. Ce ne sono centinaia da stanare, anche perché più volte – proprio dall’attività anti-evasione – sono state recuperate centinaia di migliaia di euro preziose per la tenuta del bilancio dell’amministrazione. Si tratta di fondi fondamentali perché servono a coprire per intero i costi di gestione e servizio di Penisola Verde, la società partecipata che si occupa sul territorio dell’igiene urbana.
Sia chiaro: l’evasione alle imposte rappresenta anche materia calda per gli 007 del Fisco. Più volte, di recente, la strategia per far emergere casi di sommerso è andata avanti sul conto di insospettabili commercianti o professionisti che, a dispetto di quel che prevede la legge, tutto fanno tranne che versare il dovuto al Comune.
CRONACA
28 febbraio 2017
Tari, riscossione record a Sorrento: il Comune incassa 4,5 milioni nel 2016