Torre Annunziata. Un fascicolo zeppo di verbali e relazioni: atti che scottano e svelano scenari inquietanti sulle alleanze tra i clan torresi e del Vesuviano, partendo dagli anni in cui la città di Torre Annunziata era una polveriera.
Dalla strage di Sant’Alessandro agli affari del contrabbando prima e dello spaccio di cocaina dopo, fino al controllo di appalti pubblici e privati, il rifornimento di armi e il controllo dei boss da Torre Annunziata fino alle dinamiche interne alle cosche dell’hinterland Vesuviano.
C’è una mappa che ridisegna una nuova geografia camorristica che fa tremare e che potrebbe tenere in scacco i territori grazie alle alleanze tra sodalizi criminali che svelano dinamiche agghiaccianti. In una serie di informative al vaglio degli inquirenti spunta fuori – grazie alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia – un legame tra il clan dei Gionta di Torre Annunziata e quello del clan Fabbrocino che ha base nella città di San Giuseppe Vesuviano.
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