Torre del Greco. Un milione di euro tondo tondo. è il debito fuori bilancio accumulato dall’amministrazione comunale targata Ciro Borriello a causa di quattro decisioni giurisdizionali pesanti come macigni per l’ente di palazzo Baronale. Chiamato adesso – previa approvazione del consiglio comunale, un dettaglio non secondario alla luce delle difficoltà numeriche della maggioranza – a mettere mano al portafogli per risarcire i danni lamentati e riconosciuti dalla Costruzioni Immobiliari e dalla Gesenu-Arzano Multiservizi.
Il flop dei permessi
Particolarmente pesante la stangata incassata dal Comune al termine di una battaglia legale lunga 18 anni. Era l’inizio del 1999, quando la società edile presentò regolare richiesta per il cambio di destinazione d’uso dell’immobile di via Bassano oggi occupato dalla guardia di finanza: all’epoca, invece, il fabbricato avrebbe dovuto ospitare – secondo l’intesa raggiunta dalla stessa Costruzioni Immobiliari con l’istituto nazionale di previdenza sociale – una sede dell’Inps. L’accordo saltò proprio a causa dei ripetuti “no” al cambio di destinazione d’uso arrivati dal Comune e immediato scattò il ricorso al Tar Campania. La Costruzioni Immobiliari uscì vincitrice dalla disputa – ottenendo così il cambio di destinazione d’uso – ma l’affare era già sfumato. Di qui, la seconda battaglia legale per ottenere il risarcimento del danno provocato dalle mancate autorizzazioni da parte dell’ente di palazzo Baronale: in un primo momento – a settembre del 2009 – la società edile presentò un conto di circa 1,2 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno. Una somma immediatamente impugnata dall’ufficio avvocatura del Municipio e finita al centro di un estenuante tira & molla. Dopo una lunga serie di procedimenti davanti al Tar Campania e al Consiglio di Stato, un commissario ad acta – a dicembre del 2015 – ha determinato in complessivi 765.000 euro l’importo del risarcimento dovuto dal Comune in favore della Costruzione Immobiliari.
Il giallo delle penali Nu
Ugualmente pesante il credito vantato dalla Gesenu-Arzano Multiservizi, la ditta Nu incaricata della raccolta dei rifiuti in città prima dell’inizio del regime monopolistico del settore – spezzato dalle brevi parentesi della Buttol e della Ego Eco – da parte dei Fratelli Balsamo. A febbraio del 2016 il tribunale di Torre Annunziata riconobbe alla Gesenu-Arzano Multiservizi la somma di 224.417 euro relativa alla restituzione degli importi trattenuti dal Comune a titolo di penali e risarcimento dei danni. Una sentenza impugnata dal Comune, con la Corte d’Appello di Napoli pronta a disporre la sospensione della sentenza fino alla concorrenza della somma di circa 160.000 euro. I restanti 85.000 euro, invece, dovranno essere sborsati in tempi brevi per cancellare il debito fuori bilancio.
Parola all’assise
I due provvedimenti – insieme a ulteriori due risarcimenti danni per cause vinte da privati cittadini del valore di 85.000 euro e 60.000 euro – dovranno adesso sbarcare in consiglio comunale per l’ok ai pagamenti. Un via libera che, alla luce delle due prime riunioni dell’assise cittadina, non si annuncia scontato. Non per la legittimità del provvedimento bensì per la difficoltà stessa della maggioranza guidata dal sindaco Ciro Borriello di raggiungere un numero sufficiente per entrare in aula. L’ennesimo grattacapo per il primo cittadino, già alle prese con la grana delle ratifiche rimaste in stand-by.
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