Torre del Greco. Sì al confronto, ma no ai ricatti e alle prese di posizioni finalizzate a portare a casa visibilità e poltrone. Rientrato dalla trasferta di lavoro in Francia – convegno di aggiornamento professionale a Lione – il sindaco “apre” alla proposta avanzata dal presidente del consiglio comunale Pasquale Brancaccio e si dice pronto a incontrare tutti gli esponenti della maggioranza per un incontro chiarificatore in vista dello sprint di fine mandato.
Il tête-à-tête con lo scontento
Sbarcato a Fiumicino, l’ex deputato di Forza Italia si è catapultato a Torre del Greco per riprendere in mano una situazione diventata potenzialmente esplosiva. In sua assenza Gabriele Capuani – ex fedelissimo di Donato Capone – aveva annunciato lo strappo con gli alleati, lasciando la maggioranza senza numeri in consiglio comunale. Non a caso, il primo pensiero di Ciro Borriello è stato incontrare Vittorio De Carlo – uno degli scontenti di palazzo Baronale, insieme a Luigi Caldarola e Antonio Trieste – per provare a “recuperare” l’ex difensore centrale della Turris. E il primo approccio avrebbe regalato qualche speranza al leader locale del centrodestra.
La disponibilità al confronto
Forte della boccata d’ossigeno respirata al termine del confronto con Vittorio De Carlo, il primo cittadino non si è scomposto davanti all’idea di “affrontare” in una riunione plenaria tutti gli esponenti della coalizione uscita vincitrice dalle elezioni del 2014: «Ritengo l’idea lanciata da Pasquale Brancaccio ragionevole e utile a rilanciare l’azione dell’intera squadra di governo cittadino – sottolinea Ciro Borriello – a patto di non trasformare l’incontro in un’occasione per ulteriori rivendicazioni politiche. Sono disponibile a qualsiasi tipo di confronto, ma non accetterò ricatti di sorta».
I tempi del summit
Vista l’imminente convocazione di un nuovo consiglio comunale – i primi due del 2017 sono stati un vero e proprio flop per l’ex deputato di Forza Italia – il chirurgo con la passione per la politica, stavolta, non frena: «Personalmente, al netto degli impegni professionali fino a giovedì, non ci sono problemi – sottolinea il primo cittadino -. Se tutti sono disponibili, possiamo organizzare l’incontro anche prima delle festività pasquali». Come a dire agli alleati: «Quando seriamente volete il confronto, sono a disposizione».
La giunta intoccabile
Perché, a dispetto delle voci circolate a palazzo Baronale, il sindaco non sembra disposto a mollare sul vero motivo del malcontento degli alleati: il mancato rimpasto in giunta. «Gli attuali assessori sono e resteranno intoccabili – ribadisce il leader locale del centrodestra -a partire dal vicesindaco Romina Stilo. Sul resto, sono aperto al confronto con tutti gli alleati per mettere in campo scelte politiche in grado di lasciare ulteriori tracce positive sulla città».
La guerra tra bande
Insomma, il dialogo dovrà essere incentrato su programmi e non su poltrone. Perché all’ex deputato di Forza Italia non sfugge la “guerra tra bande” in corso a palazzo Baronale per portare a casa la carica di vicesindaco in caso di candidatura di Ciro Borriello alle prossime elezioni politiche. Ma, al momento, sarebbe una guerra senza vincitori. Perché «la giunta non si tocca».
twitter: @a_dortucci