Torre del Greco. Il grande cuore di Torre del Greco ha dato una prima e importante mano alla famiglia di Carlo D. L., il cinquantacinquenne rimasto senza lavoro e senza casa e costretto a dormire in una Fiat Punto – presa in prestito da un parente solo per le ore notturne – insieme alla moglie e al figlio maggiorenne. Per l’ex autista di ambulanze – la cui storia è venuta alla ribalta proprio nei giorni di Pasqua – si è aperta una gara di solidarietà con numerose segnalazioni giunte all’email creata per l’occasione dagli amici di famiglia (aiutiamocarlo@gmail.com).
In pochi giorni l’indirizzo di posta elettronica è stato subissata di messaggi: «Abbiamo ricevuto decine di attestati di solidarietà, la gente che si è mostrata disposta a dare una mano a Carlo e alla sua famiglia», raccontano alcuni amici. Insieme alle parole di conforto sono arrivate diverse donazioni economiche spontanee che hanno consentito alla coppia e al figlio di 20 anni rimasti senza casa di andare a dormire in una pensione.
Ma le risorse economiche si sono presto esaurite. E da stasera i tre torneranno a dormire nella Fiat Punto trasformata in camera da letto di fortuna e parcheggiata a ridosso del pronto soccorso dell’ospedale Agostino Maresca. Il cinquantacinquenne la casa non ce l’ha più da gennaio, da quando si è arreso all’evidenza di non poter più pagare l’affitto dopo aver perso il lavoro a settembre.
L’inizio di un calvario per l’uomo di 55 anni, alla ricerca di un lavoro difficile da trovare alla sua età. E dire che tra le email giunte dopo l’appello lanciato dalle colonne di metropolisweb era arrivata la segnalazione di un possibile impiego per la moglie del cinquantacinquenne. «Era giunta da una famiglia della parte alta e periferica della città – raccontano sconsolati gli amici – per assistere una donna allettata dalle 7.30 del mattino. Avevamo già fatto girare la notizia tra gli amici, ma poi abbiamo dovuto fare i conti con l’impossibilità di raggiungere la zona per la mattina presto, visto che quella parte di città non è servita dai mezzi pubblici».
Ma la famiglia di Carlo D. L. non si arrende e continua a sperare. Nel frattempo, a partire da stasera, i tre torneranno a dormire in auto nella speranza che il cuore d’oro di Torre del Greco possa ridare speranza a una famiglia che da tre mesi vive un vero e proprio incubo.
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