Affondato il settore ristorativo a Gragnano, chiuso il terzo locale nel giro di un mese. Una esecuzione programmata e nel “miglio verde” restano ancore 2 pizzerie. Non si arresta, dunque, l’ondata di sigilli apposti dai caschi bianchi (coordinati dal comandante Luigi De Simone) a seguito delle indagini effettuate dalla commissione antimafia istituita all’interno del palazzo di via Veneto. Una situazione allarmante per l’economia della città della pasta che prova ad affermarsi, neanche a dirlo, proprio nel settore del turismo giocando la “carta” dell’enogastronomia. A chiudere i battenti un ristorante e pizzeria sito in prossimità della Strada Statale per Agerola. Domenica pomeriggio il blitz dei vigili urbani, durante il servizio e con i clienti presenti in sala, ha messo fine all’attività che è stata oggetto di un sequestro amministrativo. Continuano a versare lacrime i titolare dei locali di ristorazione ritenuti fuorilegge. Mani legate per l’amministrazione Cimmino che resta bersaglio trasversale degli esposti anonimi che hanno colpito parenti e amici dei consiglieri o fedelissimi del sindaco.
CRONACA
25 aprile 2017
Abusivismo, lacrime dei ristoratori di Gragnano