Una fazione della maggioranza non vede di buon occhio gli scissionisti. Soprattutto dopo l’outing a sorpresa sul percorso pedonale meccanizzato («Rimarchiamo la valenza pubblica dell’opera» ha detto il consigliere comunale Luigi Di Prisco) e la raffica di emendamenti al Dup. All’orizzonte iniziano a sentirsi le prime scosse di assestamento verso il rimpasto di giunta in agenda tra fine 2017 e inizio 2018. è una tappa cruciale anche in vista delle elezioni Comunali 2020 su cui la coalizione del sindaco Giuseppe Cuomo dovrà convergere per scegliere il successore.
La scissione
Regna freddezza e si è notato anche dal body language di alcuni consiglieri quando mercoledì è andata in scena una maratona lunga cinque ore su bilancio e piano triennale delle opere pubbliche. Le frizioni tra il gruppo Grande Sorrento con gli ex alleati di lista Luigi Di Prisco ed Elvira De Angelis – entrambi genitori della civica Rinnovamento popolare per la Grande Sorrento – sono ormai cosa risaputa. E nessuno lo maschera. Bastava guardare gli occhi del consigliere Mariano Gargiulo (Grande Sorrento) per capire quanto si avverta disagio su questo “confine” politico. Sia chiaro: gli otto emendamenti della coppia Di Prisco-De Angelis sono passati anche con i voti della minoranza, ma su una proposta si è notata l’astensione di Mariano Pontecorvo, consigliere e leader della civica Il Ponte. Un segnale? Forse. Anche perché Di Prisco, dopo aver salutato gli amici della squadra vicina all’ex assessore Raffaele Apreda, sta cercando di distinguersi per idee e presenza sul campo. A cominciare dall’ambiente. E ciò non piace agli ex Udc del gruppo Apreda, che imputano a Di Prisco un presunto protagonismo.
L’imboscata Pd
Pesa in tutto ciò anche la mossa fatta dal consigliere comunale del Pd Francesco Mauro che, dall’opposizione, in sede di bilancio, ha proposto un emendamento che alla fine ha evidenziato qualche divergenza in maggioranza. Si tratta dell’invito a impegnare l’amministrazione Cuomo a realizzare il percorso meccanizzato tra porto e parcheggio comunale Lauro soltanto attraverso fondi pubblici. E dunque con un “niet” chiaro nei confronti dei privati. Alla luce del possibile finanziamento di metà dell’opera – otto milioni dalla Regione Campania rispetto ai 16 totali – sono uscite allo scoperto posizioni chiare. Che propendono per la gestione pubblica rispetto ad altri big della coalizione che preferirebbero anche un project financing. Motivo? Sicurezza di riuscire a completare la struttura in tempi sicuramente più brevi. è il caso della civica Il Ponte (il cui assessore di riferimento Mario Gargiulo opta per i privati) e dello stesso gruppo Di Prisco. Nonostante tra Cuomo e Mauro fosse stato deciso di ritirare l’emendamento e discutere del progetto in futuro, i due gruppi hanno sentito il bisogno di parlare pubblicamente e in diretta streaming offrendo nuove carte sul tavolo del dibattito molto forte sia in maggioranza – d’altronde Cuomo l’ha confermato nel suo intervento di risposta a Mauro – sia in città. Ed è qui che metà maggioranza avrebbe preferito non far trapelare cenni su un dibattito forte, come l’ha definito anche in passato Cuomo, che rischia di sconfinare in frattura.