Torre del Greco. «Come sempre troveremo una soluzione», si era lasciato sfuggire prima di imboccare la porta d’ingresso alla sua stanza a palazzo Baronale. Poi, al chiuso della stanza dei bottoni del Comune, si era lanciato in un incandescente appello agli alleati concluso con una minaccia neanche velata: «Io vi ho creato, io vi distruggo», il messaggio crudo e diretto lanciato dal sindaco Ciro Borriello agli indecisi della coalizione, terrorizzati dallo spettro dei debiti fuori bilancio in arrivo in consiglio comunale. Un messaggio capace di cogliere nel segno, come il leader locale del centrodestra aveva – evidentemente – previsto. Perché, a 48 ore dalla sfuriata durante il summit di maggioranza, qualcosa già si è mosso in municipio. E i debiti fuori bilancio da approvare in consiglio comunale non sembrano più un ostacolo insormontabile.
La corsa alle assicurazioni
Il day after il summit in municipio lo smartphone di Stefano Abilitato – il golden boy di Forza Italia, broker assicurativo di professione – è diventato incandescente. Perché tutti gli alleati “chiamati alle armi” dall’ex deputato di Forza Italia hanno deciso di sottoscrivere una polizza patrimoniale per avere un paracadute in caso di grane con la corte dei conti di Napoli. A dispetto delle (r)assicurazioni del primo cittadino, infatti, i dubbi sulla legittimità delle procedure adottate dalla giunta – legate, in particolare, alla presunta urgenza dei provvedimenti – restano: così dieci alleati si sono rivolti al broker della coalizione per una polizza-lampo con la Aon (multinazionale britannica del settore assicurativo, sponsor del Manchester United) in caso di danni patrimoniale. Una minima spesa per arrivare all’appuntamento del 9 maggio – dieci maggio in caso di mancanza di numeri in prima convocazione – con una “copertura finanziaria” in caso di danni erariali all’ente di largo Plebiscito.
Il valzer dei numeri
Se ai dieci consiglieri comunali pronti a sottoscrivere la nuova polizza si aggiungono lo stesso Stefano Abilitato, Cinzia Mirabella e il sindaco Ciro Borriello – assicurati già al momento dell’insediamento in municipio – i numeri della maggioranza salirebbero a tredici, il minimo necessario per entrare in aula e non ricorrere a trucchetti e stampelle. Ma, in politica, la matematica può diventare un’opinione e – in ogni caso – l’ex deputato di Forza Italia dovrà trovare entro martedì una soluzione a diverse questioni rimaste irrisolte. Dunque, l’equazione 13 assicurazioni=13 voti potrebbe non essere perfetta. Anzi, al contrario, potrebbe regalare colpi di scena last-minute.
L’incontro di maggioranza
Non a caso diversi esponenti della coalizione avevano chiesto un nuovo incontro a inizio settimana per chiudere definitivamente il cerchio e contare effettivamente gli alleati disposti a pronunciare l’ennesimo “sì” a Ciro Borriello. «Non vorremmo che il giorno del consiglio comunale in dieci si assumano la responsabilità di approvare delibere importanti per la città e già il giorno successivo in tredici salissero nuovamente sul carro della maggioranza», l’obiezione sollevata dagli scettici del Comune. Scetticismo, d’altronde, comprensibile alla luce dell’incredibile serie di giravolte politiche di diversi esponenti della coalizione di centrodestra uscita vincitrice dalle elezioni del 2014. E ora chiamata a un voto da dentro o fuori.
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