Torre del Greco. «Stupro inventato». Sotto accusa finisce la 18enne nigeriana che lo scorso 22 aprile denunciò di essere stata violentata da un connazionale di dieci anni più grande nel sottopassaggio della stazione Circum de Le Ginestre. Lei è iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di calunnia, mentre lui è stato scarcerato dal gip Maria Concetta Criscuolo del Tribunale di Torre Annunziata.
Esito assolutamente diverso dalla storia raccolta in prima battuta dai carabinieri e per la quale erano scattate le manette ai polsi del 28enne nigeriano. Alle accuse formali di violenza sessuale si erano aggiunte quelle scagliate sul web- trasformato in tribunale mediatico vero e proprio- come se ci fosse già stato un processo in cui veniva accertata la verità dei fatti.
Il tutto in una città come Torre del Greco in cui il sindaco Ciro Borriello non nasconde affatto le sue simpatie per la Lega Nord, tanto da candidarsi ad ospitare Matteo Salvini all’indomani del contestatissimo comizio alla Mostra d’Oltremare a Napoli, e le polemiche per l’arrivo di 300 migranti sono tutt’altro che sopite.
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