Cava de’ Tirreni. In attesa della decisione della Corte di Cassazione che dovrà o meno confermare l’ordinanza del Tribunale del Riesame sulla misura cautelare in carcere per Giuseppe Alfieri, accusato (dal Pm Elena Guarino) insieme a due complici (in cella e ai domiciliari) di aver stuprato nel centro massaggi di Cava de’ Tirreni un giovane minorenne, la presunta vittima delle violenze sessuali ha dato un nuovo spunto alle indagini con altre dichiarazioni avvenute giorni fa durante il faccia a faccia con gli indagati. Si tratta di alcune presunte minacce che Giuseppe Alfieri gli avrebbe fatto tramite messaggi Whatsapp che ora sarebbero scomparsi, o cancellati, dai telefonini cellulari sia del titolare del centro massaggi ubicato in via Talamo a Cava de’ Tirreni e sia della presunta vittima.
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