Torre del Greco. La goccia capace di fare traboccare il vaso è stato l’ordine di servizio “a orologeria” notificato a Nunzio Caldarola, dipendente comunale e padre del soldato-dissidente Luigi Caldarola: un trasferimento dall’ufficio di gabinetto del sindaco Ciro Borriello all’ufficio anagrafe degli ex Molini Meridionali Marzoli deciso direttamente dal leader locale del centrodestra a poche ore dal passaggio all’opposizione del baby-politico di Forza Italia. Una concomitanza letta da chiunque a palazzo Baronale come una “vendetta” nei confronti dell’ex alleato, fermo a dire “no” all’approvazione dei debiti fuori bilancio portati in assise dal primo cittadino.
L’inchiesta in trasparenza
All’indomani della decisione assunta dal capo della coalizione uscita vincitrice dalle elezioni del 2014, Luigi Caldarola ha raccolto la solidarietà di tutti i colleghi della minoranza. Ma non solo: la vicenda è stata portata all’attenzione della commissione trasparenza di palazzo Baronale e già a fine settimana ci sarà una riunione per affrontare il caso. Il presidente Domenico Maida ha già inviato una comunicazione all’assessore al personale Gerardo Mazzeo – fresco di delega al ramo – e al dirigente al personale Salvatore Visone, l’ex comandante della polizia municipale a propria volta trasferito all’epoca dopo il flop del piano traffico in occasione di una gara ciclistica in città. Entrambi saranno chiamati a fornire chiarimento in merito al “funzionamento” dei trasferimenti dei dipendenti comunali per accertare eventuali profili di illegittimità.