Sarà un poliziotto del Nucleo Investigativo Centrale della penitenziaria il nuovo asso nella manica che la Dda di Napoli sfodererà nel processo ai presunti complici che avrebbero reso assai facile la vita a Poggioreale ad Antonio Inserra, alias Tonino ‘o guerriero boss del clan Cesarano, portandogli telefoni cellulari e sim in cella. Lo ha anticipato il pm Giuseppe Cimmarrotta nell’udienza celebrata ieri nell’ambito del processo-stralcio “Easy Mail” annunciando che verrà citato come ulteriore testimone della pubblica accusa per riferire sugli accertamenti che la stessa penitenziaria fece su quanto avveniva a Poggioreale nel 2009: incontri hot e telefonini non venivano negati al ras, nel frattempo condannato in via definitiva a 12 anni.
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