Stadio nuovo, primi veleni. Dopo l’inaugurazione in pompa magna del campo sportivo di via Mulitiello, vengono fuori le prime grane. Il nuovo campo comunale è già operativo, ma per gli allenamenti quando fa buio le società si attrezzano per conto proprio, visto che mancano ancora i riflettori. Anche le docce sono off limits. Un problema tira l’altro e Francesco d’Andrea è pronto a bacchettare l’amministrazione comunale a poche settimane dal taglio del nastro per l’apertura di quell’impianto. «E’ passato meno di un mese dall’inaugurazione e già emergono le prime criticità. Lavori che hanno avuto inizio con la precedente amministrazione nel 2014 che aveva riguardato solo il manto erboso sintetico, la recinzione e due torri faro per una spesa complessiva di 516 mila euro, e riaperto da quella attuale, dove ci è stato un ulteriore investimento di 280 mila euro, con l’intervento anche della Regione. – dice Francesco d’Andrea – Un’opera importantissima, ma incompleta perché sono gli stessi utilizzatori a far emergere le prime difficoltà, costretti ad accendere i fari delle proprie auto per continuare a fare allenamento perché non ci sono i fari sulle apposite torri e costretti non poter utilizzare le docce. Quindi si è inaugurata un opera ancora incompleta. Tutto questo è assurdo. Io ricordo che gli atti amministrativi del Comune di Striano denunciano chiaramente un impegno di spesa in tal senso e che il sottoscritto da consigliere comunale di opposizione ha dato il suo voto favorevole alla variazione di bilancio. Quindi pretendo un opera completa e funzionale in tutto».
Una serie di flop in successione, D’Andrea chiede ancora una volta che l’amministrazione comunale, e il sindaco Rendina, facciano un passo indietro: «Non riesco assolutamente a comprendere le ragioni di questa affrettata inaugurazione, non posso che pensare che l’amministrazione comunale abbia (come spesso le accade) ostentato come completa un opera che non lo è affatto. – spiega il consigliere eletto tra le fila di Avanti Striano – Come sempre, purtroppo, questi amministratori, nel costante tentativo di mascherare la loro incapacità, promettono e mistificano, ma poi alla prova con i fatti puntualmente falliscono, dimostrando un’unica e sostanziale propensione: quella di affondare sempre più la nostra cittadina. Ritengo che una simile amministrazione dovrebbe semplicemente prendere atto del proprio palese fallimento e tornare finalmente a casa. Faccio appello al primo cittadino, ormai succube e minacciato in senso politico dalla sua stessa maggioranza, prendi una decisione una volta e per sempre volta nel solo interesse del paese e che porti finalmente questo paese libero da ogni pregiudizio e ridiamo la parola ai cittadini».
CRONACA
13 novembre 2017
Striano, stadio inaugurato e primi veleni. D’Andrea striglia il Comune: «Le squadre si allenano al buio»