Ancora detriti nell’acqua a uso domestico dei residenti di Caprile e Aurano. Ancora alluvioni e smottamenti che hanno portato materiale franoso all’interno delle condutture. Resta aperto il braccio di ferro tra il Comune di Gragnano e la società Gori che lunedì si incontreranno per risolvere, almeno in parte, il problema dei cosidetti “bottini di presa”, ovvero le 17 centrali che raccolgono e veicolano le acque delle sorgenti, ubicati negli impervi sentieri di via Serbatoio. Da qui l’esigenza di dividere le responsabilità e affrontare almeno una prima parte del disagio che si presenta puntuale, non soltanto d’estate, ma anche di inverno. A questo punto verrà discussa la possibilità di aprire almeno un varco e realizzare un corridoio per l’accesso dei bottini di presa più difficili da tenere sotto controllo e risultati, a seguito dell’ultimo sopralluogo, necessari di interventi urgenti di manutenzione. Al centro del dilemma restano, invece, i cittadini delle zone collinari di Caprile e Aurano che con i disagi sono costretti a conviverci.
CRONACA
17 dicembre 2017
Gragnano. Acqua sporca dai rubinetti, summit tra Comune e Gori