Dal pulpito alla prima fila del piccolo schermo, don Giuseppe Milo toglie la tonaca e indossa i panni di un opinionista tv. A cadere nelle rete delle critiche, neanche a dirlo, il Festival della canzone italiana. «Sanremo? Un museo delle cere», esordisce don Giuseppe Milo, responsabile della parrocchia di San Martino vescovo di Campora. Un giudizio affidato al web e sui social si scatena il putiferio. La tonaca “critica” certo non passa inosservata e don Giuseppe Milo risponde a tono. «Claudio Baglioni un presentatore pesante e di plastica, troppo lifting. Un bambino di 5 anni recita meglio». Non ne esce salva neanche la prima donna, la sensuale svizzera Michelle Hunziker che per il prete di Agerola «parla tanto». Qualcuno prova a suggerire al giovane parroco una soluzione: «Don Giuseppe Milo esiste il telecomando». Una fedele mette una parola di pace: «Claudio Baglioni si sta dimostrando un gran padrone di casa, ironia, professionalità, competenza». Non tarda ad arrivare la risposta pungente del sacerdote: «Io non riesco a vedere tutto questo. Forse perché Claudio Baglioni non è stato mai un cantautore che mi ha appassionato».
CRONACA
8 febbraio 2018
Agerola. Don Milo, tonaca critica su Fb: “Sanremo? Un museo delle cere”