Problema acqua a Gragnano, l’amministrazione Cimmino tenta la manovra per tassare la fornitura idrica erogata in Penisola e a Capri. Un progetto partito un anno fa e ancora al vaglio del Comune di Gragnano. Una provocazione o semplicemente la possibilità di un introito che potrebbe garantire la realizzazione di corridoi sulle montagne per raggiungere i cosiddetti bottini di presa, dove convogliano le sorgenti utili a servire le zone collinari della città della pasta. Tanta acqua che viene addirittura donata ad altri Comuni e Caprile e Aurano ne restano spesso senza. Soprattutto durante il periodo estivo. Prelievi abusivi e fuori dalla norma hanno più volte messo in ginocchio i residenti collinari. Un bene pubblico che è anche un connotato essenziale per la produzione di pasta Igp. E il sindaco Paolo Cimmino cerca di tenerselo stretto e tenta di applicate una imposta sul «per chiedere il diritto di prelievo. Da anni i serbatoi di acqua di Gragnano riforniscono gli altri Comuni il tutto gratuitamente. E’ ora che si pensi al pagamento una tassa.
CRONACA
8 febbraio 2018
Gragnano. Acqua, quanto mi costi: il sindaco vuole tassare le sorgenti