C’è la pista passionale dietro l’incendio dell’autovettura che è stata data alle fiamme la scorsa notte in via Cavour. E’ questa una delle prime ipotesi che prende vita in queste ore e sulla quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata – agli ordini del maggiore Luigi Coppola. Un altro raid di fuoco e cresce la tensione a Torre Annunziata. Il secondo in meno di 24 ore ma questa volta lo scenario potrebbe essere diverso. L’autovettura divorata dalle fiamme era stata parcheggiata in via Cavour, a pochi passi dal Quadrilatero delle Carceri. Il titolare, un uomo di 40 anni incensurato, avrebbe archeggiato l’auto intorno alle 23 prima di rincasare. Nel cuore della notte, l’esplosione. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco del comando di Castellammare di Stabia che hanno domato le fiamme. Secondo i primi rilievi l’incendio è stato generato da un liquido infiammabile. Il titolare dell’autovettura è stato interrogato dai carabinieri ai quali, però, ha dichiarato di non aver mai subito nè minacce nè richieste estorsive. Sul caso stanno indagando i carabinieri del nucleo radiomobile di Torre Annunziata (agli ordini del maresciallo Antonio Russo). I carabinieri stanno indagando nella vita dell’uomo e secondo alcune testimonianze raccolte, l’uomo, prima dell’incendio avrebbe avuto un violento litigio con il compagno. Insomma una vicenda dai contorni passionali che però restano ancora da confermare. Intanto sono stati raddoppiati i controlli nel quartiere storico di via Cavour e i militari, nelle prossime ore convocheranno alcune persone sospettate del raid. Inoltre sono state sequestrate le immagini della videosorveglianza cittadina: gli inquirenti puntano su quelle immagini per poter ricavare l’identità del colpevole. Appena due giorni prima – martedì notte – fu incendiata una Opel in via Provinciale Schiti. L’autovettura divorata dalle fiamme era una Opel, un modello vecchio, ed era stata parcheggiata all’interno del deposito di plastica e cartone, centro di raccolta rifiuti privato. La macchina era intestata al titolare della ditta e l’incendio fu causato da liquido infiammabile lanciato lanciato contro l’autovettura dal finestrino posteriore. Un episodio ovviamente che, almeno secondo quanto ricostruito i militari, non sarebbe collegato all’incendio in via Cavour. L’attenzione resta quindi alta e anche l’amministrazione comunale ha deciso di rafforzare l’impianto di videosorveglianza. Altre trenta nuove telecamere che saranno acquistate ed installate subito dopo il via libera al bilancio che sarà approvato entro i primi giorni di marzo.
CRONACA
9 febbraio 2018
Torre Annunziata. Auto in fiamme in via Cavour, indagini sulla pista passionale