Dall’approvazione del Puc al restyling delle strade, passando per la delicata questione del cimitero fino alla necessità di individuare un’area di recinzione per la realizzazione di un’isola ecologica. La nuova amministrazione targata Pietro Amitrano è pronta a tirare le prime somme dopo appena otto mesi dall’insediamento nelle stanze di Palazzo de Fusco. «L’obiettivo è dare delle risposte concrete ai cittadini e al momento ci siamo riusciti», dicono i consiglieri di maggioranza, Raffaele Serrapica e Giuseppe La Marca. Rispettivamente presidente e membro della commissione urbanistica, i due sottolineano quanto quella attuale sia «la più virtuosa amministrazione degli ultimi cinque anni, lo dicono numeri e documenti. In silenzio abbiamo scongiurato addirittura il dissesto».
Presidente Serrapica, questione Puc. Si è fermi da 40 anni, quanto manca per l’approvazione?
«Entro la fine dell’anno va ultimato. Siamo partiti da una base di lavoro già esistente, adesso ci stiamo impegnando per adeguarla ai tempi di oggi. Innanzitutto, abbiamo preferito confermare molti incarichi, così come il vecchio progettista, per ridurre al minimo le spese. Facciamo tutto in casa nostra, senza ricorrere troppo all’esterno. Abbiamo di sicuro raggiunto un buon punto».
Consigliere La Marca, sono emerse delle criticità. Perché?
«Sì, indubbiamente. Soprattutto per quanto riguarda il Ptc, il piano territoriale di coordinamento. Presenteremo entro il 14 una relazione con le nostre osservazioni. Una sorta di dossier. Ci stiamo muovendo per redigere una prima lettera di richiesta da presentare alla Città Metropolitana. Sono piani che ci arrivano dall’alto che non possiamo ignorare e che non tengono conto di moltissimi aspetti. Sono troppo generalizzati, non si tiene in considerazione quelli che sono i confini con Scafati e gli altri comuni limitrofi, come Santa Maria la Carità».
Quindi?
«Questo piano di conseguenza blocca lo sviluppo di Pompei, non tiene conto delle infrastrutture e di tutta una serie di aspetti. Parliamo di una cartografia vecchia, che risale a 20 anni fa, e che dunque va aggiornata. Ci stiamo muovendo per questo».
Questione cimitero, varianti approvate. Consigliere La Marca manca però il bando per l’assegnazione dei lavori.
«Sono state approvate in commissione, è vero. La variante prevede che i loculi non andranno realizzati nelle colonne, bensì nelle aree centrali già libere. Purtroppo, se da una parte c’è una politica che sta accelerando intensamente, dall’altro c’è un ufficio tecnico bloccato per carenza di personale. E’ necessaria una nuova linfa, nuove risorse, che potrebbero arrivare attraverso lo scorrimento della vecchia graduatoria».
I concessionari attendono i loculi opzionati e bloccati da molti anni.
«Sì, ma gli uffici sono adesso fermi. Di sicuro, siamo a un buon punto. Anzi, ci sono importanti novità. Siamo riusciti a recuperare altri 110 loculi e 91 ossari. Abbiamo già registrato anche delle prime richieste. Anche per l’anticipazione dell’esumazione di circa tre anni c’è ottimismo».
Isola ecologica, serve un’area. E’ stata individuata?
«Sì. Abbiamo fatto richiesta all’Asl Napoli 1 Centro per l’acquisizione di due aree a ridosso della zona mercatale di via Aldo Moro. Una potrà tornare utile per eventuali fiere ed eventi o per lo stesso mercato, un’altra per la creazione di un’isola ecologica che a Pompei manca».
Presidente Serrapica, parliamo di benefici fondamentali per assicurare ossigeno alle casse comunali.
«Indubbiamente, avere un’isola ecologica a Pompei significa puntare ulteriormente sui risparmi, minimizzare le spese. Ci sarebbero costi inferiori per lo smaltimento dei rifiuti. Di sicuro, in questa fase, abbiamo messo da parte la politica per metterci a disposizione della città. Ci serve ora soltanto un aiuto da parte degli uffici».
Restyling strade, la giunta ha approvato dei progetti da presentare in Regione.
«Questo vale per maxi interventi che abbiamo già individuato. Però, insieme al sindaco, abbiamo deciso di estrarre dal bilancio una cifra che va dagli 800mila euro a un milione per interventi più urgenti legati alla pavimentazione di alcune arterie locali».
Edilizia scolastica e progetti Pon, un passo importante perché mai avanzato finora.
«Attendiamo delle risposte, ne sono quattro e prevedono abbattimenti e ricostruzioni, riqualificazione generale. Il tutto, naturalmente, attraverso dei finanziamenti regionali che andranno ad alleggerire le casse del Comune. Già figurano nell’elenco Miur, abbiamo giocato d’anticipo».