Pietro Grasso annuncia una manifestazione a Napoli “per il primato della politica pulita”, e scatena le ire del governatore Vincenzo De Luca: “C’e’ da vergognarsi, finto moralismo da quattro soldi. Lo sfido a un dibattito pubblico”. Non si placa lo scontro politico sui video di Fanpage e sull’inchiesta in cui e’ indagato uno dei figli del presidente della Regione: nella cronaca di oggi anche due flash mob dei Cinquestelle per chiedere le dimissioni del governatore e sollecitare l’ufficializzazione di quelle di Roberto De Luca da assessore comunale, annunciate ma non ancora protocollate ne’ accettate ufficialmente dal sindaco di Salerno. Mentre gli investigatori continuano a esaminare le carte sequestrate e le oltre 900 ore di video girate da Fanpage, Vincenzo De Luca posta un lungo filmato su Facebook. Attacca anzitutto Fanpage: “Contro di noi una campagna di aggressione mediatica e di pseudogiornalismo, una operazione camorristica e squadristica. Una vergogna nazionale”. Poi mette nel mirino il leader di LeU, che da giorni usa parole dure sui fatti napoletani: “Ho visto le sue dichiarazioni, c’e’ da vergognarsi, non una parola sui camorristi che vengono a fare operazioni di aggressione. Sfido anche questo nostro amico a un dibattito sulla moralita’ pubblica”. Grasso replica: “Non ci interessano le vicende personali su cui indaga la magistratura. Non rispondero’ alle provocazioni e alle sfide a duello sul terreno del moralismo. Saremo il 26 a NAPOLI per rivendicare il primato di una politica indisponibile a qualsiasi contatto con affaristi e criminali, una politica pulita che lotta per il benessere dei cittadini”. E aggiunge: “Non ne faccio una vicenda personale tra me e De Luca. La moralita’ o si ha o non si ha”. De Luca torna anche ad attaccare i Cinquestelle, che lanciano una mozione di sfiducia contro il governatore e manifestano in piazza, a NAPOLI e a Salerno, chiedendogli di andar via. “I migliori utilizzatori di questa vicenda ignobile sono loro, sono mesi che sfido Luigino Di Maio a un confronto pubblico ma lui scappa”. E poi: “Abbiamo cominciato a buttare fuori la camorra dalle istituzioni e continueremo a farlo, faremo ringoiare tutto a quelli che hanno messo in piedi questa aggressione mediatica e a quelli che si sono prestati a questa aggressione”. Il candidato premier del M5s risponde su Twitter: “Le minacce di De Luca sono assolutamente intollerabili e inconciliabili con il suo ruolo istituzionale. Cosa vuol far ‘ringoiare’? La valigetta piena di soldi? Deve dimettersi immediatamente e mi aspetto che Renzi e Gentiloni prendano subito le distanze”. “Siamo sotto attacco perche’ la Campania e’ un modello nazionale di rigore, correttezza amministrativa, onesta’ e trasparenza. Per la prima volta stiamo facendo pulizie”, e’ la tesi di De Luca: “Ci sentiamo partigiani di una nuova Resistenza”. Gli risponde nel flash mob del M5s, sotto la Regione, Roberto Fico: “E’ possibile che nello studio di Roberto De Luca arrivi un ex camorrista, entri tranquillamente e parli come se niente fosse di rifiuti? E’ una vergogna assoluta che si possa gestire anche un solo grammo di spazzatura in questo modo”
politica
19 febbraio 2018
De Luca contro tutti sull’inchiesta, ‘Grasso si vergogni’