Una traccia che porta alle armi. Carichi di fucili, munizioni e materiale per realizzare pallottole e cartucce che riempie i traffici del Vesuviano. Una base a Torre Annunziata, dove arrivano le armi che servono a rendere più forti e potenti i clan della zona. Ma un rivolo di elementi che spinge fino al Nolano dove vengono spesso custodite le armi in dotazione alle cosche. E’ seguendo questa traccia che i carabinieri del nucleo investigativo guidati dal maggiore Antonio Bagarolo sono arrivati a Vincenzo Sdino, 45 anni di Scisciano, l’uomo che aveva trasformato un casolare di campagna in un deposito di armi e munizioni. Adesso è finito in cella con le accuse di ricettazione, porto e detenzione illegale di armi e detenzione illegale di munizioni per armi comuni e da guerra.