NAPOLI – Il sisma che ha colpito l’Albania alle 4 della scorsa notte è stato avvertito distintamente anche a Napoli e nei comuni alle pendici del Vesuvio. Come conferma la direttrice dell’Osservatorio vesuviano Francesca Bianco: “Abbiamo ricevuto diverse telefonate da parte di cittadini spaventati che temevano che l’epicentro fosse il Vesuvio o i Campi Flegrei. Persone che chiamavano da diverse zone della città, ma anche dall’hinterland, spesso residenti in abitazioni poste ai piani alti dei palazzi”. Tante le telefonate giunte anche alla sala operativa dei vigili del fuoco di Napoli. Tanto panico e richieste di informazioni ma – si precisa – nessuna richiesta di intervento o
Esperti Ingv: si è temuto il rischio tsunami ma è rientrato
Impossibile prevedere l’entità delle future scosse, dopo quella di magnitudo 6,5 avvenuta alle 3:54 italiane del 26 novembre lungo le coste dell’Albania, vicino Durazzo, alla profondità di circa 10 chilometri. I sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rilevano che al momento sono avvenute repliche di magnitudo 5.3 e 5.4, “ma non sappiamo nel dettaglio che cosa potrà accadere”, ha rilevato il sismologo Salvatore Stramondo. Generato dalla compressione fra la placca africana e quella eurasiatica, “il terremoto avrebbe potuto generare uno tsunami, ma l’allarme è rientrato”, ha detto il sismologo Alberto Michelinio, dell’Ingv.
Nella stessa zona colpita oggi dal terremoto erano avvenute due scosse importanti il settembre scorso: la prima di magnitudo 5,8 seguita da una di magnitudo 5,4, ha detto Stramondo. “Al momento non ci sono elementi per stabilire se esiste un legame fra l’evento di oggi e quei terremoti”, ha osservato Michelini. In tutti i casi la zona colpita si trova ai margini fra la placca Africana, che spinge da Sud verso Nord, e quella Eurasiatica, che spinge in senso opposto; si genera in questo modo un movimento di compressione che genera i terremoti. Considerando la magnitudo importante del sisma avvenuto nella notte, era stato diramato l’allerta tsunami. “E’ stato fatto per le coste albanesi e per quelle greche e italiane poiché l’Ingv è responsabile dell’allerta tsunami nel Mediterraneo”, ha detto Stramondo. Lo tsunami non è avvenuto a causa della profondità del sisma. “Non sappiamo – ha osservato Michelini – se a livello locale possano essere avvenuti fenomeni di lieve entità, compresa fra 5 e 6 centimetri”. E’ stata invece molto forte la percezione del terremoto lungo tutta la costa italiana, da Trieste alla Puglia fino alla Campania e la Calabria, come indicano le mappe ottenute sulla base del servizio “hai sentito il terremoto?” dell’Ingv.