Nella quasi totalità degli ospedali italiani siamo a un’occupazione di posti letto che supera il 100%. Non ci sono posti liberi nella gran parte dei nostri ospedali considerando pazienti fuori reparto, pazienti Covid e pazienti con altre patologie”. Lo dice il presidente nazionale della Federazione delle Associazioni Dirigenti Ospedalieri Internisti (Fadoi), la principale Società scientifica della Medicina Interna che conta oltre 3.000 medici internisti in tutta Italia, Dario Manfellotto, che chiede all’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) di chiarire le stime che parlano dello sforamento della soglia critica del 40% di ricoveri Covid.
“Se guardassimo soltanto a questa soglia critica del 40% di ricoveri Covid – spiega Manfellotto – significherebbe che ci sono ancora posti liberi. Ma in realtà non è così. I posti sono occupati per oltre il 100% quasi ovunque”. “Le medicine interne sono sature ma sono sature da tempo – dice il primario della UOC di Medicina Interna e direttore del Dipartimento della Discipline Mediche dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma – in Italia abbiamo in totale circa 190mila posti letto su 1100 ospedali. Dei posti letto totali almeno 30mila sono di medicina interna. Malattie infettive e pneumologie hanno una quota residuale. Nel primo semestre di quest’anno il 70% dei pazienti Covid sono stati ricoverati in medicina interna”. “Ad oggi – conclude Manfellotto – anche le strutture no-Covid non riescono a fare trasferimenti in altre strutture per la non disponibilità di posti letto. Nel Lazio la nuova ordinanza fissa il raddoppio dei posti letto al 20 di novembre. Ma mancano 13 giorni e nel frattempo i pazienti aumenteranno”.