Torre del Greco. Neanche un accenno al concorso pubblico per vigili urbani bloccato a sei mesi dall’insediamento solo perché «ereditato» dalla precedente amministrazione comunale e una difesa a oltranza dei provvedimenti adottati dalla sua (nuova) squadra di governo cittadino.
Così il sindaco Giovanni Palomba respinge al mittente le accuse di «certi organi politici» – otto sigle del centrodestra locale: Forza Italia, Azione Torre, Fratelli d’Italia, Lega, Dc, Torre Civica, Il Cittadino e La Svolta, queste ultime due canditate nel 2018 con la sua coalizione e in maggioranza fino a gennaio del 2021 – relative alla «non trasparenza e alla non corretta gestione della crisi di personale presso l’ente di palazzo Baronale».
In particolare, in una nota diramata dal suo portavoce arrivato direttamente dal Pd, il primo cittadino sottolinea come «la giunta ha provveduto con apposito atto deliberativo a prevedere – riguardo la problematica del fabbisogno – una soluzione definitiva che si articolerà nell’assunzione di ben 76 nuove unità di personale, attraverso modalità concorsuali, e, soltanto in un caso a scorrimento di graduatoria».
In totale, la previsione votata dalla giunta dell’inciucio è di complessi 54 posti a concorso e «solo» 22 – in pratica, il 30% ovvero uno su tre – a scorrimento di graduatoria. «Sono pienamente consapevole che una politica raccontata da rumors, fake e bugie faccia più eco e sia più eclatante nel caos pubblico – le parole del sindaco Giovanni Palomba –. Noi, invece, siamo per una politica dei fatti: la scelta dello scorrimento di graduatoria è stata ragionata sulla possibilità di avere ulteriori 22 unità a disposizione, unitamente a quelle del RIPAM, già dal prossimo settembre. Questi sono i fatti e gli atti. Per il resto, lasciamo che i cani abbaino alla luna».
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