Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di San Giuseppe Vesuviano ha scatenato numerose reazioni nel panorama della politica locale, tra queste quelle del gruppo di Italia Viva, in consiglio capeggiato da Luigi Moccia.
All’ indomani dello scioglimento del consiglio comunale, dove lei era stato eletto con ben 500 preferenze nelle file della minoranza, come si sente ?
Oggi vivo sentimenti contrastanti. Sono molto triste per la mia amata città. La storia, la dignità, l’ immagine sporcata da un’ amministrazione che per 10 anni, oltre ad aver malgovernato, da cinica doppiogiochista professava la legalità in pubblico mentre dal provvedimento di scioglimento sembrerebbe il contrario. Nel contempo però sono felice, felice perché questo provvedimento libera finalmente i miei amati concittadini dall’ illegalità che da tanto, troppo tempo ormai faceva da padrona. Rende giustizia a chi si era fidato ed era rimasto deluso. Rende giustizia a chi aveva illuso, chi aveva approfittato della buonafede di chi, nelle vene, ha lo stesso sangue sangiuseppese.
Lei è il capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale, nelle funzioni del suo ruolo cosa si sente di dire alla comunità?
Da capogruppo del mio gruppo consiliare, chiedo alla mia città tutta, di tirare un sospiro, quello di sollievo, sollievo dall’ arroganza, ma anche quello che si compie prima di un grande sforzo, lo sforzo della rinascita. Da oggi, continueremo, con le maniche che già avevamo rimboccate da anni a costruire, costruire finalmente una classe politica che nei fatti e non soltanto nelle parole ama la sua città, che non fa della politica un mero mezzo propagandistico, ma la esercita per un nobile scopo: il bene comune. Da oggi tutti insieme dobbiamo risorgere, come recita il motto del mostro stemma ” ex flammis orior”, (risorto dalle fiamme) e noi risorgeremo, risorgeremo per i più anziani, che hanno conosciuto i fasti del passato, a loro dobbiamo la nostra storia. Risorgeremo per i più giovani, è loro il futuro, e noi abbiamo l’ obbligo morale di costruirgli un luogo migliore in cui crescere, Risorgeremo per il commercio, da 10 anni vessato e mai valorizzato, Risorgeremo per lo sport, usato per fini elettorali e mai e dico mai considerato da questa scellerata amministrazione, risorgeremo per i più deboli, abbandonati in questi anni, ai quali siamo sempre stati vicini, costruendo opportunità per renderli meno deboli. Risorgeremo insieme, perché soltanto insieme si può risorgere.
Cosa pensa delle dichiarazioni dell’ ormai ex primo cittadino ?
Ogni parola sarebbe superflua. La Giustizia ha fatto il suo corso, hanno il diritto di fare ricorso nelle sedi competenti. Ma se mi è concesso citare Giovanni Falcone, al quale è stato intitolato un “largo” e col quale mi scuso da sangiuseppese per chi lo ha usato per propaganda ma poi è stato sciolto per infiltrazione mafiosa. “Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili”
Per concludere?
San Giuseppe Vesuviano merita veri sangiuseppesi per il processo di rinascita, mossi dai valori dell’ onestà, della trasparenza e dalla voglia di ricostruire insieme una città che sia di nuovo grande. Grande come San Giuseppe Vesuviano merita di essere. Io ci sono, e spero tutti voi con me.