La necessità di intervenire sulla situazione sanitaria in carcere, di programmare azioni volte a ridurre il disagio anche psichico delle persone detenute e di lavorare, insieme all’amministrazione penitenziaria, sulla prevenzione del rischio suicidario. Ne hanno discusso procuratore di Napoli Nicola Gratteri e il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. L’incontro, riferisce una nota, si inserisce nella cornice della più ampia collaborazione istituzionale proficuamente avviata dal Garante nazionale nei giorni scorsi anche con le autorità della Regione Campania. La riunione tra il procuratore di Napoli e il Collegio del Garante ha toccato quindi i temi dell’esecuzione penale ed alcune questioni riguardanti le strutture penitenziarie del territorio di comune competenza. Il presidente del Garante Felice Maurizio D’Ettore e il procuratore Gratteri hanno poi valutato l’opportunità di un’azione congiunta mirante alla tutela del diritto alla salute delle persone private della libertà anche attraverso la stipula di eventuali Protocolli d’intesa che il Procuratore Gratteri ha già proposto in varie sedi istituzionali. Il tema delle carceri e del relativo sovraffollamento è stato oggetto anche di un altro incontro. “Un confronto periodico allo scopo di fare il punto della situazione sulle diverse problematiche che riguardano le carceri campane e individuare gli ambiti nei quali gli avvocati possano contribuire a far emergere e, laddove è possibile, a risolvere le criticità presenti nel sistema”. A proporlo è stato oggi il garante regionale per la Campania dei diritti delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello, che ha incontrato una delegazione dell’Aiga, l’Associazione Italiana Giovani Avvocati. Ciambriello, riporta una nota, ha preso la parola dopo le introduzioni della coordinatrice regionale Maria Allegra Zito, del coordinatore Area Sud Luigi Bartolomeo, del presidente della Sezione di Napoli, Francesco Zaccaria e degli avvocati del coordinamento regionale. Nel corso dell’incontro il Garante ha illustrato le numerose problematiche che si riscontrano quotidianamente nelle carceri campane, con particolare riferimento al tema dei suicidi, aumentati negli ultimi tempi in maniera drammatica. Ciambriello ha anche spiegato ai rappresentati dell’Aiga le modalità operative dell’attività del suo Ufficio e ha indicato quali sono i contributi che la classe forense fornisce per aiutare i detenuti a esporre e in molti casi a risolvere i loro problemi. Ciambriello, conclude la nota, si è anche reso infine disponibile ad accompagnare gli avvocati nelle visite di monitoraggio nelle carceri campane. “Siamo pronti a mobilitarci con voi per un’emergenza che non può aspettare e a mettere in campo un pacchetto di proposte concrete”, ha detto ancora il garante regionale per la Campania dei diritti delle persone private della libertà personale.
CRONACA
14 febbraio 2024
Carceri e suicidi, allarme in Campania