Rispetto all’autonomia differenziata “c’è un problema ideale per chi ha un sentimento di patria e di spirito nazionale quando parliamo di unità d’Italia. Ma vorrei dire che c’è anche un interesse economico del Nord a tenere agganciato il Sud ai processi di sviluppo”. Lo ha detto, intervenendo alla Festa dell’Unità di Mantova, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Se il Sud diventa un’area di totale degrado – ha spiegato – noi continueremo ad avere un’emigrazione delle forze giovanili. Abbiamo perso un milione e mezzo di giovani in 15 anni. E vi esporteremo non più manodopera, come negli anni 50 e 60. Quello che potremo esportare sarà un po’ di camorra e di mafia. Non è che si salva il Nord: alla fine il degrado arriverà qui”. “Si sono raggiunte 500.000 firme, siccome questa è una materia complicata io credo che si stia esprimendo, in questa valanga di cittadini che sono andati a firmare, un doppio sentimento. Uno è un inizio di critica politica seria al governo nazionale. E, poi, credo anche che sia vero che probabilmente questa riforma arriva fuori tempo massimo” ha continuato De Luca nel suo intervento. “Dieci anni fa- ha osservato il governatore campano- c’era un altro clima, anche la bandiera dell’autonomia era la bandiera del Nord, era la bandiera del rigore contro il clientelismo meridionale. Oggi credo che la cosa si sia completamente sgonfiata, non vedo spinte”. Per De Luca bisogna fare “un’operazione verità, perché quando cercano di proporre in maniera un po’ volgare l’autonomia differenziata lo fanno partendo da questo racconto: dobbiamo liberarci di un’area del Paese, il Mezzogiorno, nel quale dominano la clientela politica, l’inefficienza, il parassitismo, lo spreco dei soldi pubblici, l’incapacità di governo. Nel Sud abbiamo conosciuto tante degenerazioni, abbiamo tante criticità, a cominciare dai grandi poteri criminali. Avevamo gli anni nei quali i nostri territori erano sommersi di rifiuti, abbiamo conosciuto momenti di degenerazione e clientela politica, di parassitismo. Io sono il principale nemico delle degenerazioni al Sud. Sono il principale nemico del Sud della lamentazione e della inconcludenza. E sono pronto ad accettare la sfida dell’efficienza nei confronti di chiunque. Dunque, sono pronto a sedermi a un tavolo per correggere innanzitutto questo racconto del Sud”. In particolare, “non abbiamo ancora proposte chiare sulla palude burocratica di questo Paese: avete sentito una proposta nostra per prosciugare la palude burocratica che soffoca l’energia imprenditoriale? Sul tema della sicurezza non diciamo niente. Sul tema del Sud non diciamo niente. E anche sul tema dei diritti civili dobbiamo affrontare i problemi con grande equilibrio e riuscire a parlare anche al mondo cattolico, ad altre sensibilità. Siamo là e ci muoviamo con questo spirito, con la tutela piena di tutti i diritti civili individuali sul piano culturale, filosofico, politico, sessuale. Noi siamo per il fine vita. Non possiamo costringere un essere umano a vivere un calvario quando non ce la fa più a sopportare il dolore ed è ridotto in condizioni tali da non poter recuperare neanche un briciolo di vita. È un motivo di umanità, di solidarietà. Ma anche questi temi vanno affrontati con equilibrio, parlando a quella parte dell’Italia per cui il tema della vita e della morte è un tema che tocca in profondità le coscienze” ha concluso De Luca.
CRONACA
3 agosto 2024
De Luca a Mantova: «Il Nord difenda l’unità o esporteremo mafie»