Durante la conferenza stampa prima dell’allenamento degli azzurri, Antonio Conte, CT della Nazionale ha ammesso che l’organico presenta delle lacune a centrocampo e in attacco. Ecco le sue parole:
“La sentenza di assoluzione sicuramente è arrivata una buona notizia, l’assoluzione è un’ottima notizia per me. Se mi chiedete se è una vicenda con lieto fine, ho difficoltà a rispondere di sì. Non sarà mai a lieto fine, un’assoluzione non ti fa dimenticare i quattro anni passati, la perquisizione a casa alle 5 di mattina, le televisioni sotto casa. I titoli sui giornali, le trasmissioni, i giustizialisti. Sono situazioni che hanno fatto male a me e alla mia famiglia, sono situazioni indelebili che hanno tracciato un solco e resteranno indelebili nella mia vita. L’unica cosa che ho temuto è non far mai il processo, invece l’abbiamo fatto perché volevo avere un giudizio. Ho evitato scelte di comodo che mi avrebbero portato alla prescrizione.
Bonucci? Nessuno ha sbagliato, io l’ho convocato perché squalificato. La Juventus poteva non mandarlo e non l’ha mandato, ne abbiamo preso atto ed amici come prima”.
“Mi aspetto di costruire una squadra, una squadra con intensità, che corra… Queste sono le due soluzioni oggi a tanti inconvenienti che ci sono stati. Le scelte? Nascono dal campionato, dall’esigenza di vedere da vicino alcuni giocatori. E’ normale che debba fare delle scelte, magari qualcuno può non essere d’accordo. Io scelgo in maniera serena ed obiettiva avendo come scopo l’obiettivo di avere una rosa di 23 giocatori, i migliori a disposizione
Sull’emergenza a centrocampo e in attacco aggiunge: “Dovrebbe preoccupare un po’ a tutti. Ci sono delle difficoltà, forse è meglio saperlo perché quando uno conosce un problema lo affronta in maniera più diretta”.
Sui tre giorni di stage per giudicare i nuovi: “E’ inevitabile che chi è arrivato qui è perché li abbiamo seguiti nelle partite, ci siamo informati… Abbiamo tenuto un contatto diretto. Mi sono portato dei grossi dubbi, voglio dissiparli in virtù di quello che il mio occhio ha visto nell’ultimo periodo e delle informazioni che abbiamo. questo gruppo sarà comparato a quello successivo, io i 23 li sceglierò dopo la Scozia. Non è che chi non è qui per impegni ufficiali è sicuro di venire…”.
Su Verratti-Marchisio ed un nuovo modulo di gioco: “A me non importa come si parte, importa come si arriva. E’ inevitabile che i loro infortuni abbiano complicato i nostri piani, avevamo trovato delle soluzioni che potevano tornarci molto utili. Scombussolano i piani, anche dal punto di vista tattico. Ripartiamo da alcune certezze, come la difesa della Juventus. Da lì poi saliremo”.
Sui giovani: “Vorrei portare 3/4 giovani settimana prossima, ma serve l’autorizzazione delle società. Avrei voluto vedere alcuni ragazzi prima, ma solo ora posso. Secondo me alcuni sono di grande prospettiva, voglio capire se possono dare un contributo anche nel presente. Non so quanti saremo la prossima settimana”.