Al termine della sua requisitoria al processo che si sta svolgendo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Bari per il calcioscommesse, il pubblico ministero della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, Michele Dentamaro, ha chiesto 17 condanne, con pene comprese tra i 6 e i 18 mesi di reclusione, e una assoluzione. Tra gli imputati gli ex capitani Jean Francois Gillet e Francesco Caputo. Per il primo è stata chiesta una condanna a un anno, per il secondo a sei mesi. Le partite sotto inchiesta sono Salernitana-Bari e Bari-Treviso dei campionati di serie B del 2007-2008 e 2008-2009. Secondo la Procura barese sarebbero state vendute dagli ex calciatori biancorossi per complessivi 220mila euro.
La condanna più alta quella a 18 mesi chiesta per l’ex faccendiere del Bari Angelo Iacovelli. Per l’allora team manager della Salernitana, Cosimo D’Angelo, la Procura ha chiesto l’assoluzione ‘per non aver commesso il fatto’. Per Massimo Ganci è stata chiesta la condanna a 16 mesi, per tutti gli altri chieste condanne comprese fra i 6 e gli 8 mesi. La Figc, costituita parte civile, ha chiesto un risarcimento danni non quantificato, con provvisionale da destinare ad attività educative di calcio giovanile. La sentenza è attesa per il 30 maggio.