“No al deposito di moto sequestrate nell’ex parcheggio Napolipark di via Argine”. È stato questo il coro unanime delle proteste che, ieri mattina, hanno visto i residenti di Ponticelli inscenare un sit-in davanti all’ingresso della struttura. Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto i cittadini a manifestare di sabato mattina in una delle zone più importanti dal punto di vista strategico per i collegamenti con il centro? Residenti e commercianti del quartiere si oppongono in effetti alla scelta, da molti giudicata scellerata, dell’amministrazione comunale che, con la delibera di Giunta numero 540 del 9 settembre scorso, ha deciso di destinare la struttura ad una specie di “cimitero di motorini”, vale a dire un deposito di ciclomotori sequestrati dall’autorità giudiziaria. Numerose le ragioni dei manifestanti, che nelle scorse settimane hanno presentato al sindaco Luigi de Magistris anche una raccolta di firme: il parcheggio, che insiste nell’area dello stazionamento dei bus Anm, è un nodo d’interscambio per i mezzi pubblici diretti nelle varie zone della città. La struttura inoltre, unica area di parcheggio custodito della sesta Municipalità, applica tariffe agevolate agli abbonati e agli utenti saltuari (1 euro per l’intera la giornata) e serve ospedali, banche, uffici pubblici e privati, attività commerciali. Ma soprattutto l’autorimessa ha consentito per decenni di decongestionare un’area densamente abitata e frequentata e oggi conta 100 abbonati e circa 100 utenti giornalieri. «Quel parcheggio è un’ancora di salvezza per tutti quei residenti che lavorano nelle altre zone della città – tuonano residenti e associazioni – e che sono costretti loro malgrado ad usare l’auto sia perchè la Circumvesuviana chiude alle 20, sia perchè i tempi di attesa degli autobus diretti nella zona est sono sempre molto lunghi. La decisione presa da Palazzo San Giacomo non tiene conto dei potenziali rischi per le abitazioni delle case vicine in caso di incendio, un fenomeno che purtroppo è già accaduto di recente in altri depositi giudiziari a Torre del Greco e a Giugliano». A sostenere le istanze degli abitanti di Ponticelli è la Municipalità, che due giorni fa ha approvato all’unanimità un documento che chiede: la revoca della delibera di Giunta e l’attivazione di un tavolo di confronto con tutte le altre Municipalità per trovare una struttura idonea ad essere riconvertita in deposito giudiziario. Venerdì scorso la maggioranza ha portato in Consiglio di Municipalità il documento e, su proposta del consigliere del PD Carmine De Falco, l’atto è stato votato anche dall’opposizione. «Abbiamo cercato di rendere unitario il documento – spiega De Falco – perché inizialmente parte dell’opposizione legata al sindaco era contraria. Ma alla fine siamo stati tutti concordi nell’approvazione per il bene dei cittadini. È stata dunque una vittoria politica importante perché quel parcheggio nato oltre dieci anni fa rappresenta una valvola di sfogo per i residenti e non, che pagano appena 1 euro per tante ore. Inoltre aprire lì un deposito di moto sequestrate sarebbe un serio rischio, poiché già in altri casi si sono verificati incendi e lì ci sono le case del centro storico».
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