Torre del Greco. «Le azioni politiche dell’amministrazione comunale sono ferme all’estate del 2016 e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: Torre del Greco è allo sbando totale, praticamente abbandonata al proprio destino». Non usa giri di parole Salvatore Romano, capogruppo del Pd in consiglio comunale: «Dallo scorso mese di ottobre il sindaco Ciro Borriello è impegnato esclusivamente a costruire la sua candidatura alle prossime elezioni politiche – l’affondo dell’esponente dell’opposizione – A questo punto, sarebbe opportuno rassegnare le dimissioni e lasciare spazio a chi è intenzionato a guidare Torre del Greco con determinazione e passione».
Deriva leghista e degrado cittadino
In effetti, la crisi in maggioranza scoppiò all’indomani dell’annuncio dell’ex deputato di Forza Italia di mirare al ritorno in parlamento: «Sarebbe il coronamento della mia carriera politica – sottolineò Ciro Borriello – il giusto riconoscimento al lavoro portato avanti per il mio territorio». Un lavoro interrotto proprio per inseguire il sogno-Roma, magari attraverso un salto sul carroccio di Matteo Salvini: «Dal giorno in cui partecipò alla convention organizzata dal leader leghista a Napoli – prosegue Salvatore Romano – Ciro Borriello ha smesso di pensare a Torre del Greco. Basti guardare l’incredibile involuzione del servizio di igiene urbana, a partire dallo stato di degrado delle isole ecologiche per finire alle condizioni di abbandono delle strade periferiche. La differenziata è scesa sotto il 50% e l’imminente passaggio di cantiere tra i Fratelli Balsamo e la ditta vincitrice del nuovo appalto Nu promette di regalare ulteriori problemi». Caos rifiuti, ma non solo: «I lavori di restyling effettuati grazie ai fondi europei si sono rivelati un disastro, ma nessuno sembra essere interessato allo spreco di soldi pubblici – l’attacco del capogruppo del Pd – Per non parlare della completa assenza di programmazione, sia sotto il profilo dello sviluppo economico sia sotto il profilo del rilancio turistico. Il sindaco ha ammesso di governare la città senza maggioranza: la conseguenza naturale delle sue parole sarebbero le dimissioni, in modo da restituire ai cittadini il diritto di scegliere un sindaco a tempo pieno e non a mezzo servizio». Un’eventualità, d’altronde, già presa in considerazione da Ciro Borriello.
I personaggi in cerca d’autore
Le eventuali dimissioni dell’attuale primo cittadino e la conseguente conferma del voto nel 2018, tuttavia, rischierebbe di scatenare una vera e propria faida all’interno del centrosinistra di Torre del Greco. A partire proprio dal Pd, a oggi guidato da Antonio Cutolo – il mandato da segretario cittadino scade a luglio – e spaccato in (almeno) quattro differenti correnti a caccia della leadership cittadina. Personaggi in cerca d’autore (e stellette) pronti allo scontro interno per puntare poi alla successione di Ciro Borriello: «Il problema della segreteria cittadina esiste – ammetta Salvatore Romano – ma solo avviando un serio dibattito potremmo trovare la soluzione e preparare le prossime elezioni nel migliore dei modi».
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