Una morte sospetta agita Castellammare di Stabia. PercheÌ il morbo che in pochissimi mesi avrebbe causato la prematura scomparsa di una cinquantottenne potrebbe essere quello della “mucca pazza”. La donna eÌ deceduta poco piuÌ di una settimana fa e il suo caso eÌ stato anche al centro di una segnalazione inviata al Ministero della Salute dallo staff dell’ospedale di Isernia. Dopo aver consultato diversi professionisti in Campania e senza mai riuscire ad avere una diagnosi precisa, i familiari della donna decisero di rivolgersi altrove. E portarono la loro parente presso la struttura sanitaria molisana. Qui la diagnosi fu a dir poco agghiacciante: secondo i medici di Isernia, la cinquantottenne era stata colpita dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob, una variante umana di quello che eÌ conosciuto come morbo della “mucca pazza”.
Una morte sospetta agita Castellammare di Stabia. Perché il morbo che in pochissimi mesi avrebbe causato la prematura scomparsa di una cinquantottenne potrebbe essere quello della “mucca pazza”. La donna è deceduta poco più di una settimana fa e il suo caso è stato anche al centro di una segnalazione inviata al Ministero della Salute dallo staff dell’ospedale di Isernia. Dopo aver consultato diversi professionisti in Campania e senza mai riuscire ad avere una diagnosi precisa, i familiari della donna decisero di rivolgersi altrove. E portarono la loro parente presso la struttura sanitaria molisana. Qui la diagnosi fu a dir poco agghiacciante: secondo i medici di Isernia, la cinquantottenne era stata colpita dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob, una variante umana di quello che è conosciuto come morbo della “mucca pazza”.
La storia
La donna iniziò ad accusare i primi disturbi ad agosto. Problemi di memoria, di equilibrio, che spaventarono subito i parenti più stretti perché si susseguivano con una frequenza impressionante. La famiglia decise di approfondire e fare accertamenti, ma i professionisti consultati in Campania accennavano solo a una malattia neurodegenerativa, senza riuscire a formulare una diagnosi precisa. Furono i medici dell’ospedale d’Isernia ad inquadrare il suo caso: la donna era stata colpita dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob. Gli specialisti molisani spiegarono alla famiglia che purtroppo non c’erano cure possibili per contrastare questo morbo e che rimaneva poco tempo alla donna. E infatti, in appena quattro mesi, la cinquantottenne s’è ritrovata dall’accusare giramenti di testa a perdere la vita, attraverso un peggioramento progressivo delle sue condizioni di salute.
La malattia
Il sospetto dei medici è che per la donna possa essersi trattato di un caso di “mucca pazza” e per questo motivo fu segnalato al Ministero. Un caso che ovviamente non deve far scattare alcun allarme, perché il morbo oltre alla forma alimentare può essere genetico o trasmesso tramite materiale sanitario infetto e l’incubazione della malattia può durare anche più di 20 anni. Il primo sintomo della malattia di Creutzfeldt-Jakob è una progressiva demenza che porta alla perdita di memoria, a cambiamenti di personalità e allucinazioni, accompagnate da disturbi del linguaggio, movimenti involontari, disfunzioni dell’equilibrio e della coordinazione, cambiamenti nella marcia, postura rigida e convulsioni. Una malattia rarissima, anche se in Italia dall’inizio del 2017 sarebbero almeno cinque i casi sospetti di “mucca pazza” che sono stati segnalati al Ministero. E tra questi, c’è anche quello della cinquantottenne stabiese.