Impiegherà più o meno 20mila euro la nuova amministrazione di Pompei per riconsegnare dignità a Piazzale Schettini, l’area che si sarebbe dovuta trasformare in una grande villa comunale nel cuore della città mariana, a due passi dal Municipio, dal Santuario e dall’ingresso degli Scavi di via Roma. Nei progetti avrebbe dovuto ospitare un piccolo polo dell’arte e dell’artigianato tramite la costruzione dei box di legno e tufo. Invece, quelle strutture diventate rifugio dei clochard – che nel progetto (costato quasi un milione di euro) avrebbero dovuto rappresentare botteghe dell’arte e dell’artigianato – saranno tutte distrutte. L’abbattimento dei box permetterà, di conseguenza, di rendere l’area più sicura e cancellare lo scempio degli ultimi anni.
Tre gli step per rendere Piazzale Schettini fruibile a tutti i cittadini di Pompei. Il primo passo prevede la messa in sicurezza dell’area; il secondo, invece, l’abbattimento dei box di legno e tufo; terzo, infine, la riqualificazione del piazzale. Interventi che sono in fase di discussione e che potrebbero subire delle modifiche nel tempo. Il Comune – come prima fase dell’operazione – provvederà ad abbattere i box, riasfaltare l’intera area e smaltire successivamente il materiale di risulta per la cifra di circa 20mila euro.
L’idea è quella di collegare Piazzale Schettini con la Fonte Salutare, così da avviare un centro che rappresenterà il polmone culturale e sociale della città. A fare da cerniera il Museo Temporaneo d’Impresa d’Italia, un piccolo gioiello che il sindaco Pietro Amitrano vuole ritorni a brillare quanto prima. La struttura, divisa tra la grande piazza Bartolo Longo e la Fonte Salutare, potrebbe restare completamente aperta così da poter ammirare tutte le eccellenze artistiche dell’artigianato campano nella passerella che condurrebbe allo storico parco. Così facendo, Piazzale Schettini si trasformerebbe in un autentico polo culturale e sociale, tornando a fare da polmone per tutte le iniziative, insieme alla stessa Fonte Salutare.