Con più attenzione alle misure di sicurezza e alla manutenzione delle barriere di contenimento di via Ripuaria a Pompei, forse la tragedia costata la vita a Nunzia Cascone e Anna Ruggirello – madre e figlia sprofondate nel Sarno con la loro auto dopo un incidente nel novembre del 2013 – si sarebbe potuta evitare. E’ uno dei dati emersi dalla perizia firmata dall’ingegner Ciarleggio. Un fascicolo di oltre 100 pagine che ieri mattina – nel corso del processo sulla morte delle due donne – è stato acquisito agli atti, su richiesta del pubblico ministero del tribunale di Torre Annunziata, Silvio Pavia.
Una relazione dettagliata illustrata, nel corso dell’udienza, dallo stesso consulente della Procura. Nel mirino ci sono le ragioni e le presunte omissioni che avrebbero innescato la tragedia.