Aveva ottenuto un permesso premio. Era stato investito della fiducia degli agenti della penitenziaria, del tribunale di sorveglianza che aveva dato il via libera. Ma, allo scadere del beneficio, non è rientrato nel carcere minorile di Airola, dove era ristretto, facendo perdere le sue tracce.
Il detenuto evaso è un ragazzo di Torre Annunziata, G.L. con reati di rapina e considerato affiliato ad un clan di spicco di Torre. Tecnicamente si tratta di evasione, e questo non può che avere per lui gravi ripercussioni. A spiegarlo è Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria, che ha raccontato la vicenda accaduta presso l’istituto penale minorile di Airola.
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