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Da Torre Annunziata a Palermo con un carico di cocaina nascosta tra la frutta. Le tratte della droga non trovano ostacoli. Settecento chilometri in auto, otto ore a bordo di quel camion per trasportare centinaia di carichi di cocaina e hashish. Per questo sono finiti nei guai due torresi, Giovanni Visiello e Savino Intagliatore. I loro nomi sono vicini alla famiglia dei Quaglia Quaglia. Un curriculum criminale lungo e che li ha visti finire dietro le sbarre decine di volte. L’ultima: ieri mattina.
L’operazione ha permesso di ricostruire un gruppo criminale che riforniva tutta la Sicilia con notevoli quantità di droga proveniente dalla Calabria e dalla Campania.
Diciannove le misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia ed eseguite dagli agenti della squadra mobile di Palermo. Le attività investigative hanno consentito di ricostruire nel dettaglio i ruoli dei membri dell’organizzazione, che aveva istituito al suo interno precise figure di riferimento per le spedizioni, lo stoccaggio e il pagamento della droga.
Giovanna Salvati
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