Non ci saranno incappucciati in cammino tra i vicoli del centro storico e nelle piazze. Non ci saranno il simulacro del Cristo morto né la Madonna che, di notte, come leggenda popolare vuole, è in cerca del figlio catturato e fa visita ai sepolcri allestiti nelle chiese e nelle parrocchie. Non ci saranno cappucci neri e bianchi, non ci saranno i “martìri”, i simboli della Passione.
Ma la penitenza andrà avanti lo stesso, in silenzio, in preghiera, riflettendo, sperando insieme che la pandemia termini presto. Perché proprio negli orari e nei punti storici dei percorsi delle processioni si ascolteranno musiche, note e arie dei riti della Settimana Santa. A partire dal Miserere, il Salmo 50 di Davide, un canto struggente che segna l’animo.
Rispettando appieno i divieti di assembramento alcuni partecipanti della “nera” e della “bianca” hanno deciso di proporre una traccia unica dai balconi. Che verrà rilanciata da dispositivi mobili, casse e microfoni. Sarà così pure sui social network perché la pagina “Venerdì Santo a Sorrento” diffonderà su Facebook e su Instagram le processioni ai tempi del coronavirus. Anche le arciconfraternite faranno lo stesso, donando alla comunità virtuale filmati d’epoca e video proprio negli attimi in cui, in strada, avrebbero dovuto far capolino gli incappucciati e i componenti del Miserere. Lo stesso sarà fatto a Vico Equense dove la via Crucis verrà trasmessa sui canali Facebook del Comune.