Torre del Greco. «La chiusura, sebbene parziale, della fermata della Circumvesuviana di Villa delle Ginestre, rappresenta un duro colpo per tutto il polo turistico che dal centro cittadino di Torre del Greco si estende fino al Parco del Vesuvio». E’ il professore Gianluca Del Mastro – presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane – il primo a raccogliere l’appello «istituzionale» del sindaco Giovanni Palomba e a rilanciare il grido d’allarme sulla decisione dei vertici di Eav di dimezzare le fermate in una stazione-chiave sotto il profilo dei flussi turistici. «In particolare, Villa delle Ginestre, che fu dimora di Giacomo Leopardi, è visitata da centinaia di turisti che, venendo da Nord, si affidano al treno e alla specifica fermata strategica per venire a contemplare i luoghi in cui il Poeta scrisse La ginestra e Il tramonto della luna – ricorda Gianluca Del Mastro -. L’aver lasciato la fermata di Villa delle Ginestre solo sulla tratta Napoli-Poggiomarino impedisce, di fatto, la visita della Villa e dei luoghi a essa collegati e produce il rischio di una diminuzione del flusso turistico nel momento in cui il Comune di Torre del Greco ha già deliberato il rifacimento della strada che porta alla Villa e la Fondazione Ville Vesuviane si avvia alla riqualificazione della struttura, dopo aver ottenuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro».
Di qui, l’invito al presidente Umberto De Gregorio – il fedelissimo del governatore Vincenzo De Luca alla guida del colosso dei trasporti in Campania – a rivedere una decisione già definitiva «scellerata» da diversi esponenti politici del territorio: «Auspichiamo che l’Eav – conclude il presidente della fondazione Ente Ville Vesuviane – possa rivedere la sua decisione nell’interesse di un territorio già fortemente penalizzato e con forte vocazione turistica».