Torre del Greco. Non sono stati neanche pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e già sono finiti al centro del primo giallo: partono con il piede sbagliato i tre concorsi per l’assunzione di complessivi 32 lavoratori – due a tempo pieno e 30 a tempo parziale al 50% – in Municipio. In attesa dei bandi ufficiali annunciati a inizio marzo dall’ex senatore Nello Formisano – delegato al personale della squadra del buongoverno guidata dal sindaco Giovanni Palomba – l’ente di palazzo Baronale ha incaricato, tramite affidamento diretto, una società interinale di Vico Equense del servizio di assistenza tecnica per le tre procedure. Alla «modica» cifra di 29.000 euro e spiccioli, una somma su cui si sono immediatamente accesi i riflettori dell’opposizione in consiglio comunale.
L’affondo politico
Alla luce del provvedimento firmato dal dirigente Andrea Formisano – fresco di «conferma» alla guida del settore risorse umane – quattro ex dissidenti della maggioranza e i due pentastellati Vincenzo Salerno e Santa Borriello non hanno nascosto le proprie perplessità sul primo atto dell’ente di palazzo Baronale per trasformare in realtà il «piano occupazionale» deciso dall’amministrazione comunale: «Ci rende perplessi verificare come tale incarico non sia il risultato di un’evidenza pubblica in grado di consentire livelli elevati di efficacia e trasparenza – premettono gli esponenti di minoranza – Da una prima verifica, accessibile a tutti tramite motori di ricerca, la società incaricata non ha mai avuto performance reddituali rilevanti. Ma a lasciare sconcertati è il dato secondo cui conterebbe su un solo dipendente». Chiamato, secondo la richiesta alla base dell’incarico affidato dal dirigente Andrea Formisano, a garantire «operatori esterni specializzati a cui affidare i servizi di assistenza tecnica per le procedure concorsuali previste dal Comune». Insomma, i conti sembrerebbero non tornare già al primo step. «Provvederemo immediatamente a trovare riscontro sulla veridicità dei dati rilevati in rete – proseguono i 4 ex dissidenti e i due pentastellati di palazzo Baronale – e, qualora fossero confermati, chiederemo rassicurazioni sulla bontà dell’affidamento di un processo così importante per l’amministrazione comunale e l’intera collettività».
Le spese record S
otto i fari della minoranza, poi, sono destinate a finire le spese record – circa 30.000 euro, a fronte della soglia di 40.000 euro per gli affidamenti diretti – decise per i servizi di assistenza tecnica. «Solitamente, incarichi del genere si affidano alla luce delle domande presentate dai candidati – sottolineano gli «addetti ai lavori» di palazzo Baronale – e non superano la soglia dei 10.000 euro». Non propriamente le premesse migliori per i primi concorsi per complessive 32 assunzioni in Comune dopo dieci anni.
©riproduzione riservata