Torre Annunziata. Tra le misure che si occupano di sostegno alla povertà quella del reddito di cittadinanza è sicuramente una delle più controverse.
Nata per sconfiggerla, come improvvidamente annunciato dal gruppo dirigente dei Cinque Stelle, ha forse finito solo per coccolarla offrendo un pannicello caldo alla dilagante disoccupazione che soprattutto al Sud assume numeri da brividi.
Negli ultimi mesi, come ha affermato l’Inps nel suo report periodico, le famiglie che in Campania hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza sono state oltre 290.000, un numero che sfiora quello dell’intero Nord.
Le persone coinvolte in Campania dal beneficio sono poco meno di 700mila mentre l’importo per famiglia medio è di 623 euro. Al Nord le persone coinvolte in poco più di 280mila famiglie sono 500mila.
L’importo medio per ogni nucleo è di 479euro. Dunque una sola Regione, secondo i calcoli dell’istituto di previdenza sociale, ha messo insieme i fondi che nel Settentrione arrivano a ben sette regioni.
In questo dato regionale emergono situazioni clamorose: a Torre Annunziata un cittadino su 4 è destinatario di un sussidio, o Castellammare dove, invece, la media cala a uno su sei.
Medie alte anche per Torre del Greco, uno su otto, e sui comuni dell’area vesuviana dove spicca il caso di Boscoreale che da sempre è in vetta a questa specifica classifica. Ci sono poi i furbetti.
Il numero di coloro che percepiscono indebitamente il reddito di cittadinanza in Campania ammonta al 20% del totale su scala nazionale.
Una stima che sale al 25% in relazione alle somme indebitamente percepite grazie alla misura di sostegno al reddito.
Dati resi noti dai carabinieri qualche tempo fa. A Napoli e provincia i denunciati per irregolarità accertate nella attribuzione della misura furono 716.
Di questi 422 sono pregiudicati di cui 64 per reati connessi al 416 bis. E’ giusto ricordare che una tale incidenza del dato dei pregiudicati si spiega col fatto che le indagini sono partite dai soggetti con precedenti già presenti.
Diversi i casi curiosi riscontrati nel corso delle indagini. Tra gli altri si segnalava quello tragicomico del finto bulgaro interpretato come nella migliore tradizione della commedia napoletana da un 46 enne di Castellammare di Stabia nell’ufficio postale di via Plinio il Vecchio.
L’uomo, che faceva finta di parlare una lingua straniera accentuando una presunta inflessione dell’est Europa, ha continuato nella sua commedia anche all’arrivo dei carabinieri fino a quando non è stato smascherato. La casistica dei “furbetti del reddito” è da brividi. C’era chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi molteplici appartamenti, chi un autonoleggio con 27 auto, chi una scuola di ballo. E persino chi si è inventato di avere dei figli. Una truffa ai danni dello Stato da ben 20 milioni di euro quella scoperta solo qualche tempo fa.
Tra il 2019 e il 2021 quasi 48 milioni di euro sono finiti nelle tasche di persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza illecitamente, oltre 41 milioni quest’anno. La crescita è da mettere in relazione al rafforzamento dei controlli moltiplicati 14 volte negli ultimi tre anni. Due anni fa, nel 2019, sono stati scoperti 10.778 illeciti per 969.450,68 euro; nel 2020 gli “irregolari” riscontrati sono stati invece 18.131, per 5.614.247,80 euro.
Nel 2021, infine, i destinatari di reddito controllati sono stati 156.822 per ben 41.359.042,02 percepiti illegalmente. Oltre 40 milioni di euro sono stati indebitamente percepiti, come reddito di cittadinanza, nel corso del 2021 in Italia.
L’Arma ha controllato in tutto il Paese 156.822 persone che hanno ricevuto il beneficio. Di queste 9.247 sono state deferite all’autorità giudiziaria per irregolarità. Tra loro 4.124 erano persone già note alle forze dell’ordine per altri motivi. Negli anni precedenti i controlli avevano riguardato 10.778 soggetti nel 2019 e 18.131 nel 2020 riscontrando rispettivamente 459 e 1.408 irregolarità.