A lanciare l’allarme erano stati nei giorni scorsi i vertici della sezione locale del Partito Democratico. Il primo scontro sui lavori per la realizzazione degli stalli di sosta a pagamento che da giorni si stanno tenendo sul territorio comunale di Striano. L’ennesimo braccio di ferro tra l’amministrazione a guida Fratelli d’Italia e le forze di opposizione – dentro e fuori dal consiglio comunale – si fonda sui lavori che attualmente sono in corso per la realizzazione delle strisce blu sul territorio cittadino. L’appalto per la sosta a pagamento, dopo mesi di attesa, entra finalmente nel vivo e dopoché saranno completati gli interventi di pitturazione dei nuovi stalli e l’installazione delle colonnine per il pagamento si procederà all’attivazione del servizio. Nel frattempo insistono le polemiche. «Così si decide di affossare definitivamente l’economia strianese e tutti i piccoli esercenti. Quasi la totalità dei parcheggi e dei posti auto saranno a pagamento. Una scelta che non aiuta le attività commerciali, questa ennesima trovata scellerata potrebbe rappresentare la mazzata definitiva nei confronti dei nostri commercianti. è una scelta miope», l’affondo dei vertici dem che avevano aperto il dibattito nei giorni scorsi. A rincarare la dose poi ci ha pensato il consigliere di minoranza Giulio Gerli, vicino ai Verdi, che ha lanciato pesanti accuse nei confronti dell’amministrazione. «Si stanno raccattando posti auto anche nelle strade più strette, in quelle private a uso pubblico e su pavimentazioni pericolose da mettere in sicurezza. – ha spiegato il candidato sindaco sconfitto alle ultime amministrative – Stiamo assistendo, come in piazza Caduti, a un indecoroso spettacolo in cui la ditta appaltatrice realizza strisce blu tra le buce del parcheggio e i sampietrini divelti. Il Comune non è stato capace di intercettare i fondi Pnrr che servono e quindi vuole far cassa sulle spalle degli esercenti e dei loro clienti». (andrea ripa)
CRONACA
18 agosto 2023
Braccio di ferro sulle strisce blu a Striano. «Stalli anche nelle vie private»