Torre del Greco. Dopo la pausa (e le polemiche) della scorsa estate, ripartono le opere per il collettamento delle acque reflue di Torre del Greco all’impianto di depurazione di Foce Sarno. La firma del verbale di consegna dei lavori – avvenuta nei giorni scorsi – sancisce l’avvio dell’ultimo stralcio di interventi destinati a contribuire in maniera significativa al rilancio del litorale della quarta città della Campania e al disinquinamento dell’intero Golfo di Napoli.
L’incontro tecnico
Ieri mattina, invece, si è svolto un incontro tecnico al Comune di Torre del Greco: un’occasione utile per un esame congiunto sul cronoprogramma e sulle eventuali interferenze con i progetti di competenza comunale, sotto la «supervisione» del consigliere regionale Mario Casillo.
Il dettaglio dei lavori
Le opere, di cui Gori è soggetto attuatore, sono finanziate dalla Regione Campania per 35 milioni di euro. Nel dettaglio, i lavori prevedono la realizzazione di due condotte sottomarine che collegano l’impianto di depurazione di San Giuseppe alle Paludi all’impianto di Villa Inglese, e la realizzazione di un collettore di collegamento tra Villa Inglese e la galleria consortile di Torre Annunziata, con recapito finale al depuratore di Foce Sarno. È prevista, inoltre, la riconversione degli attuali impianti di San Giuseppe alle Paludi e Villa Inglese in stazioni di sollevamento. Le opere saranno ultimate entro il 2025.
Le speranze del sindaco
«Proseguono e si avviano a conclusione gli interventi atti a consentire il collettamento delle acque reflue prodotte dalla città all’impianto di Foce Sarno – afferma il sindaco Luigi Mennella – Un’opera importante per il futuro di Torre del Greco, che una volta ultimata fare sentire i propri benefici sia sotto l’aspetto legato alla salvaguardia dell’ambiente, sia in termini di opere pubbliche, vista la riconversione delle aree dove insistono i vecchi depuratori».
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