Caldo e smog: +20% di macchie cutanee e rughe per chi vive in città
CRONACA
1 luglio 2025
Caldo e smog: +20% di macchie cutanee e rughe per chi vive in città
metropolisweb

Napoli. Caldo e smog fanno invecchiare prima la pelle e aumentano i rischi di tumore, soprattutto in città senza verde. Lo segnala la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), citando uno studio pubblicato sul ‘Journal of Investigative Dermatology’ secondo cui chi vive in zone trafficate ha fino al 20% in più di macchie cutanee.

Anche l’ozono estivo danneggia la pelle, riducendo i suoi lipidi protettivi e favorendo rughe più marcate e diffuse. Ma non è tutto. Un’altra ricerca pubblicata su Science Advances, ha evidenziato che l’esposizione a temperature sopra i 32 °C può far aumentare l’età biologica della pelle fino a 14 mesi.

“I danni estetici rappresentano solo la punta dell’iceberg – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani – L’invecchiamento cutaneo causato da inquinanti, calore e radiazioni UV è strettamente connesso all’aumento del rischio oncologico.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre il 90% dei tumori cutanei non melanoma è attribuibile all’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, sia naturali che artificiali.

In Italia, i dati dell’Airtum (Associazione Italiana Registri tumori) confermano un trend in crescita: nel 2023 sono stati registrati circa 24mila nuovi casi di melanoma, con un incremento del 20% negli ultimi dieci anni. Il rischio è particolarmente elevato nelle aree urbane soggette a effetto isola di calore e prive di adeguata copertura vegetale”.

Per proteggersi, Sima consiglia di evitare il sole nelle ore centrali, usare creme solari con filtri anti-inquinamento, integrare l’alimentazione con antiossidanti e preferire aree verdi per le attività all’aperto. Utile anche l’uso di cosmetici con prebiotici e postbiotici, che aiutano a mantenere in equilibrio il microbiota cutaneo.

“La pelle è un sofisticato sensore ambientale, ma anche un organo vulnerabile – conclude Paolo Mezzana, chirurgo plastico e Coordinatore Sima per la Regione Lazio -. Le evidenze scientifiche ci confermano che vivere a contatto con la natura, anche all’interno delle città, contribuisce a ridurre il carico tossico e favorisce i processi rigenerativi. Integrare verde, acqua, ombra e biodiversità negli spazi urbani non è solo una scelta estetica, ma una vera e propria strategia di salute pubblica”.