«È davvero imbarazzante quello che combina il mozzo Di Maio: prima ha ammutinato tutta la ciurma pentastellata contro Beppe Grillo che è stato buttato in mare dal Movimento. E poi scongela il suo ex Capitan Findus implorandolo di fare un malinconico show a Torre del Greco nel vano tentativo di racimolare qualche consenso. I marittimi li ho già incontrati personalmente: ho accolto prontamente il loro giusto appello in linea diretta con il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Tanto che mercoledì prossimo, io e Giorgia riceveremo una delegazione dell’associazione Marittimi per il Futuro a Napoli nell’importante incontro già organizzato al Nauticsud. Ma chi pensano di incantare i grillini con queste baracconate? Qui nel Torrese sanno tutti benissimo che l’unico legame che ha Grillo con il mare, sono le sue vacanze da milionario sullo yacht in Costa Smeralda. Altro che marittimi!». È quanto dichiara Rivellini, candidato al Senato del centrodestra nel collegio uninominale di Castellammare-Torre del Greco. «Va bene che Grillo è un comico – prosegue l’ex parlamentare – ma in questo caso non fa ridere per niente. Di chi piange guai seri, deve occuparsi una forza politica seria. Il mare è da sempre uno dei settori portanti dell’economia dello Stabiese e del Torrese, ma se oggi migliaia di posti di lavoro del comparto marittimo sono a rischio, ciò accade a causa di politiche scellerate che favoriscono gli stranieri e danneggiano gli italiani. Ed è per questa ragione che in Parlamento mi batterò per abolire la folle legge 30 del ’98 approvata dalla sinistra, che favorisce l’imbarco di extracomunitari a discapito degli italiani. «È ora di dire basta – conclude il candidato del centrodestra – alla politica suicida del doppio registro che oggi consente di ingaggiare gli stranieri a prezzi stracciati e di lasciare a casa gli italiani. Se i posti di lavoro ci sono, vanno assegnati prima ai nostri figli e alle nostre famiglie ridotte sul lastrico dalla crisi!»
«Proprio come me – conclude Rivellini – Fratelli d’Italia difende da sempre il lavoro dei nostri connazionali e non si limita a farlo solo in campagna elettorale: è per questo che a differenza di altri noi siamo credibili. Servono forza e coraggio per cambiare le cose: la forza di combattere per le proprie idee, e il coraggio di non arrendersi mai. Fratelli d’Italia, il 4 marzo liberiamo il nostro Paese».